ALICE CANNONE | In giorni in cui gli accordi e gli auspici sul nuovo governo e sulla governabilità risultano essere più difficili di una trattativa ad unghiate davanti ad un capo della Maison Martin Margiela per H&M, un nuovo interrogativo tormenta l’homo italicus: come si farà mai ad abbordare una giovane deputata del PD?
Si offre qui di seguito un veloce bignami per perfetti gentiluomini, votanti, astenuti o proclamati sostenitori del M5S (visto che quelli di Monti sono pochini, mentre abbiamo il sospetto che siano in molti quelli che hanno detto che avrebbero votato Grillo ma che poi hanno ceduto alla X sul Berlusca. A loro consigli in materia ovviamente non servono. E’ già tutto nel dna del partito, che guarda a copiose risorse interne).
La GnoccaPD, la chiosa sembra doverosa, è diversa dalle altre categorie di deputate a cui si è stati mediaticamente abituati. Donne così le conquisti solo con la dirittura morale, il volontariato e le letture Feltrinelli. Ma soprattutto donne così sono diverse dalle gnocchenonesattamentepoliticizzate e dalle gnocchefiniteinpoliticapercaso.
Si tratta in questo caso di una donna che è avvenente e sa di esserlo ma poi sembra offendersi se glielo si fa notare. E se la si tratta bene in quanto “signora”, inviperita chiede un trattamento paritetico e si lancia in filippiche. E’ il caso paradigmatico di Alessandra Moretti, la bella portavoce della campagna di Bersani, che quando ha letto su Twitter il cinguettio di @conmatteorenzi: “La Moretti… ah! Sexy e carina e come idee anche meglio della Belen”. L’autore però non era il sindaco di Firenze, ma un internauta qualsiasi e in un attimo digita avvelenata la risposta piccata: “Misogeno e maschilista, questo sei! Quando sei a corto di argomenti che fai? Metti in moto la macchina del fango”. Una volta accortasi che la sua ira non era stata giustamente indirizzata, la Moretti ci ha comunque tenuto a precisare che “Attaccare sul piano personale è scorretto”. Dove “l’attacco personale” non si capisce bene se sia riferito esattamente al “sexy”, al “carina” o al paragone con Belen, ma tant’è. E se continuano a perpetuarsi storici e granitici manicheismi come “I collant son quasi sempre di sinistra/ il reggicalze è più che mai di destra” (“Destra Sinistra” di Giorgio Gaber), non è ben chiaro dove si collochino colpi di sole e shatush.
Ma il perfetto gentiluomo, votante o astenuto, saprà anche che da forme di galanteria proto-maschiliste si viene facilmente fuori offrendo (naturalmente dopo aver proposto di pagare alla romana) una deliziosa cena bio a base di seitan ed un concerto di Vecchioni.
E la gnoccaPD, seppur a denti stretti, davanti a cotante e banali generalizzazioni, una risata buonista e caritatevole saprà però sempre ed in modo elegante farsela. Altrimenti è gnoccaPDL.
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