RENZO FRANCABANDERA | E’ stato il palcoscenico del sempre vivo PIMOFF di Via Selvanesco sotto la direzione artistica di Barbara Toma ad ospitare la prima volta a Milano della coreografa coreana Howool Baek. Ospite l’anno scorso a Bassano con il suo assolo NOTHING for body, la giovane ma già matura artista ha presentato al pubblico del PimOff anche un duetto FADE, sul tema delle relazioni di coppia, fra spazi, sovrapposizioni, oppressioni e fughe.
L’assolo NOTHING for body è invece un originale progetto coreografico, accompagnato dal musicista Matthias Erian, che si sviluppa attraverso il corpo dell’artista, amplificando la portata e il significato possibile di ogni gesto, quasi a cercare l’espressione degli occhi nelle mani, o nelle piante dei piedi, sfruttando il ritmo, la vitalità e la forza dell’inspiegato.
Abbiamo incontrato e intervistato Howool Baek e vi proponiamo lo scambio vivo, le immagini dei suoi lavori, il suo sorriso e la sua forza di reclamare l’importanza e la necessità per l’arte di non dire mai in modo esplicito. Una lezione da tenere sempre viva.
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