ELENA SCOLARI | Un Pastis, s’il vous-plait! Per entrare immediatamente nell’atmosfera marsigliese è indispensabile sedersi ad un tavolino del vecchio porto e sorseggiare un Pastis. Noi l’abbiamo fatto e ci siamo presi del tempo per osservare il cuore della città, per guardare la gente, per sentire le voci e i rumori del porto.
Di fronte a noi centinaia di barche ormeggiate, migliaia di alberi formano una fitta foresta sempre pronta a salpare e le manovre dei piccoli pescherecci che rientrano dall’uscita in mare hanno ancora il fascino che ci immaginavamo.
Marsiglia è cresciuta e vissuta intorno all’attività marittima e al commercio via acqua, città operosa e sede di scambi internazionali è da tempo abituata ad accogliere stranieri, un esempio di melting pot culturale declinato nella cucina, nella musica, nella lingua.
Capitale europea della cultura 2013 insieme alla regione Provenza, Marsiglia si mostra in grande trasformazione urbanistica: alcune tra le maggiori archistar a livello mondiale hanno prestato il loro genio a numerosi nuovi edifici, molti ancora in costruzione, destinati a diventare musei, grattacieli a scopo residenziale e commerciale. Stefano Boeri, il giapponese Kengo Kuma, Norman Foster, Jean Nouvel hanno progettato La ville mediterranée, spazio multifunzionale dedicato al dialogo culturale nel Mediterraneo, il bellissimo Frac – Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea, una zona pedonale nuova all’interno del Vieux Port costituita da un’area coperta da una tettoia a specchio che riflette con un effetto stupefacente autobus e palazzi a testa in giù, altri cantieri daranno vita a immobili che otterranno lo scopo di spostare il fuoco dell’attenzione turistica su quartieri della città finora poco visitati.
Il fulcro delle manifestazioni sarà a Giugno, quando è anche previsto che gli edifici siano ultimati e funzionanti. Già da alcuni mesi sono però sparse in tutta Marsiglia mostre, performance, concerti di grande interesse. Il Museo Cantini ospita una retrospettiva dedicata al surrealista cileno Sebastian Matta, concentrata sulle opere più politiche dell’artista, fortemente connotate da un’ideologia rigida e profondamente anticapitalista.
Una nota particolare merita l’esposizione Mediterranée, visibile allo spazio J1, uno dei magazzini riattati nella zona dei docks. La mostra ripercorre la storia delle civiltà e delle città affacciate sul mare Mediterraneo, dalla fenicia Tiro all’Atene di Pericle, a Tunisi, Algeri, Tripoli, Genova per arrivare a Marsiglia. Un percorso tra container all’interno dei quali si trovano reperti preziosissimi come statue greche e romane, bassorilievi, quadri, manoscritti antichi, modellini d’imbarcazioni, sempre uniti ad animazioni video di alto livello, giocose e ricche di informazioni. C’è molto da imparare sugli allestimenti interattivi che in Italia ancora stentano ad attecchire.
Tra gli immancabili negozi di saponi e romantici brocantages, Marsiglia la portuale ambisce a diventare fulcro culturale vivace e propositivo, sfruttando le potenzialità di un luogo aperto alla contaminazione e storicamente caratterizzato dal mix di tradizioni diverse.
Per salutare la città dedichiamo un ultimo passaggio alla leggendaria Maison du Pastis, che garantisce al turista una sosta dove fare scorta del tipico liquore all’anice. Potremo sentirci un po’ marinai anche a casa, comme à Marseille.