SIMONE BIANCHI | Chi non ha mai annusato la stampa fresca di un libro? Chi non gode nello scartare un album LP nuovo nuovo, da consegnare allo stilo del giradischi? Va anche di moda; che l’amico si è fatto il Linn apposta per farti sentire un paria (dimenticandosi che mastichi giradischi da trent’anni buoni): senti qua come suona, altro che i file. E ti mette su un LP stampato dagli stessi file. Ma gira. E questo fa una differenza, pare.
Oppure i libri: ‘ah, guarda, non mi potrò rassegnare mai ai libri elettronici, se ne va tutta la poesia della carta, il profumo della stampa, io il libro lo voglio tenere in mano’. Ora, non è che il tablet io lo tenga coi piedi, per leggerlo. E ci sono dentro un centinaio di libri. Voglio vederti con una carretta di libri accanto al divano. Poi mi sai dire.
Capita di essere testimoni di questa sorta di bonaria reazione alla modernità. I libri vengono scritti su computer da decenni ormai, la musica è prodotta in studi digitali, il cinema stesso sta dimenticando la pellicola; ma, finché la forma finale della distribuzione ricordava quella classica (il libro stampato su carta, la musica o il film su un disco), il consumatore manco se n’è accorto. Passare dal superotto muto al DVD è stato, anzi, un sollievo per tutti.
E’ la nuova forma di distribuzione finale, quella che spaventa. La musica o i film come file in una memoria, i libri in PDF nell’ebook. Ahia. Come osi TU, togliere la poesia all’Arte? Touché.
Quello che facevamo noi geek negli anni ’90 ora tocca da vicino la vita di tutti. Un ebook non ha odore di stampa. I lettori di file computerizzati non ti mostrano dove fisicamente la tua musica o i tuoi film si trovino…
Come se il libro fosse l’odore di stampa. O il film la copertina del DVD. Come se il piacere fosse quello di girare l’album LP ogni venti minuti.
La fotografia di un quadro non è il quadro. La fisicità dell’opera è una parte importante del suo valore artistico. E questo vale, appunto, per un quadro, per un manoscritto, per l’edizione speciale di un libro, per un concerto dal vivo o la prima di un film.
Ma un ebook contiene tutto intero il libro, esattamente come la normale edizione a stampa. L’album musicale in formato FLAC acquistato online, a differenza del CD o dell’LP, contiene una copia esatta del master originale registrato in studio.
Quando metto su la Resurrezione di Mahler voglio che il mio impianto esca dalla scena e mi lasci in pace per 85 minuti. In LP sono quattro facciate. Un lavoraccio infame. Tanto vale aspettare il concerto in un teatro raggiungibile.
Smettiamo di adorare l’oggetto, per di più stampato in serie. Liberarsi del supporto aiuta a concentrarsi sia sul contenuto artistico delle opere che sulla qualità tecnica delle edizioni. D’altro canto tra quarant’anni si dirà, vieni su da me, ti faccio vedere la mia collezione di veri libri di carta. Ecco, magari, non buttiamo a mare tutto subito.