Dialoghi2MICHELA MASTROIANNI | Da molti anni e ancora adesso, la forma dialogica in fatto d’arte rappresenta un’eccezione, essendosi imposto, anche e forse soprattutto per ragioni di mercato negli ultimi 40 anni, un approccio verticistico alla curatela, critica e divulgazione, fatto di figure cui vengono riconosciuti poteri rabdomantici, piuttosto che pensare invece a diffondere in maniera più orizzontale la conoscenza e recuperare il dialogo come forma maieutica.

Non sarà certo un caso se i testi apicali e la stessa pratica filosofica possono essere ricondotti alla forma del dialogo come espressione del confronto maieutico fra intelligenze. E la cultura platonica, che ha influenzato in forma così determinante l’evoluzione del sapere nell’occidente, è stata tramandata all’umanità con i suoi dialoghi.
Ritornare a questa forma di confronto sui grandi temi della vita, incrociandoli con l’arte, è il tentativo di restituire un’orizzontalità alla diffusione del sapere che, lungi dal voler essere alchemica o neopitagorica, si vuole aprire al confronto e al reciproco fecondarsi dei partecipanti al simposio. Si fanno interpreti di questo nuovo formato di ragionamento sul sapere l’associazione cagliaritana Riverrun, che da due anni propone i Dialoghi della Creanza, e il nostro magazine, impegnato su tutto il territorio nazionale con le intelligenze che lo animano, a diffondere la conoscenza come forma orizzontale di sviluppo sociale.

I Dialoghi della Creanza arrivano in questo prossimo fine settimana al secondo appuntamento, intitolato “La scienza relativa: il confine tra scienza e arte”, che vedrà la partecipazione di esperti, gente comune e appassionati di arte, teatro e forme di spettacolo dal vivo, a confrontarsi sulle declinazioni del paradigma scientifico nell’arte. Fra gli ospiti, collegati in videoconferenza, Marco Ivaldi, della compagnia Ivaldi/Mercuriati e studioso di neuroscienze, che parlarà degli intriganti esperimenti di spettacolo dal vivo connessi allo studio della reazione umana allo stimolo inconsapevole dell’arte, e Lorenzo Bazzocchi di Masque Teatro, uno degli esperimenti storici di indagine del nostro teatro su scienza, tecnica e pensiero. A condurre i dialoghi sono Lorenzo Mori, di Riverrun e Renzo Francabandera, fondatore di PAC, con il supporto organizzativo e di pensiero di Karim Galici.
Dialoghi Creanza 1I prossimi appuntamenti si prevedono non meno ricchi di attesa e fermento: il 14 dicembre, Renzo Francabandera condurrà “Scena pop: moda, fashion e tacchi a spillo in palcoscenico!” mentre, dopo la pausa invernale, si tornerà per il primo appuntamento dell’anno nuovo l’11 gennaio con “Il gesto atletico: pratiche di sconfinamento tra sport e arte”.
Cosa intendiamo oggi quando parliamo di teatro e di altre forme di spettacolo dal vivo? Quali sono i testi e i segni che lo compongono? Che ruolo hanno l’immagine, i media, la parola? Come questi elementi si sommano a creare nuovi scenari di socialità?
Ad ogni incontro si proverà a tracciare una mappa d’orientamento, per restituire all’interlocutore uno scenario possibile di convergenze, sovrapposizioni e derive contemporanee. Il motto del gruppo di lavoro è semplice: “Che lo spettatore non stia tranquillo! Trasformarlo in “spett-attore” sarà uno dei possibili giochi di prestigio di questi incontri.”

Gli incontri si tengono presso la sede di Riverrun in Via Giardini 166/b a Cagliari

Per contatti, info e prenotazioni, consultare la pagina facebook dell’evento

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