olesenVINCENZO SARDELLI | Affascinante il connubio fra poesia, natura e storia offerto dalla rassegna I luoghi dell’Adda, giunta alla decima edizione, che anima attraverso il teatro luoghi già per se stessi attraenti. L’arte è esperienza conoscitiva capace di trasfigurare l’ambiente in cui si manifesta.

L’Adda è il principe degli affluenti italiani. Scorre interamente in Lombardia. Il corso dell’Adda segna approssimativamente il confine linguistico tra i dialetti lombardi occidentali e orientali. Ma i ricordi storico-letterari hanno un che di evocativo in più. Sono legati ai Promessi Sposi, a Manzoni che descrive il tentativo di Renzo di raggiungere Bergamo per fuggire dal Ducato di Milano (dove era ricercato) fino alla Repubblica di Venezia.

L’Adda come salvezza, insomma. La salvezza che qui è proposta è meno impegnativa, ma non meno impegnata: è quella dalla routine cittadina, dagli stress di fine anno, in vista delle vacanze. Ed ecco, allora, una serie di appuntamenti organizzati dai lecchesi di Teatro Invito.

Miglior aperitivo non poteva esserci, tre settimane fa, della fisicità surreale di Jacob Olesen, di scena a Calco con Il mio nome è Bohumil, dal testo di Hrabal. Olesen, svedese con esperienze dalla Danimarca a Parigi, da oltre vent’anni di stanza in Italia, ha preceduto altri interessanti appuntamenti: dalle conquiste temerarie di Walter Bonatti di Teatro Invito, con In capo al mondo, all’ironia del Cappotto di Gogol. Fino alla poetica fantastica di Saramago con Riconoscersi isola di DelleAli teatro.

Il mio nome è Bohumil, tenue e poetico testo di Hrabal, narra le vicissitudini di un minuscolo e sagace cameriere ceco assunto all’Hotel Parìz di una Praga che, al crepuscolo del 1936, si accinge, con quel senso d’angoscia e precarietà, ad essere invasa dalle truppe naziste. Bohumil, umile e poetico, intelligente e ironico, attraversa anni e personaggi, incontri e tragedie. Notiamo nell’interpretazione di Olesen tutta l’abilità clownesca appresa nel suo tirocinio artistico a zonzo per l’Europa: la capacità di raggiungere il pubblico al di là del linguaggio verbale.

Bohumil è uno spettacolo minimalista. Un modo artigianale, eppure nuovo, di fare teatro. Emozioni che nascono da smorfie, suoni, gesti. Occhi e sorrisi leggeri, dolci, sofisticati. Microstorie, narrate con genialità, attraverso il controllo totale dei tempi comici e la capacità di riempire lo spazio scenico. Sorridiamo quando assistiamo alla vendita di wurstel ai passeggeri di un treno in partenza, che non riescono a ottenere il loro resto che rimane impigliato nelle tasche del cameriere. O quando, all’Hotel Parìz, viene data una sontuosa cena a base di cammelli ripieni di antilopi, a loro volta ripiene di tacchini, a loro volta ripieni di pesce, quest’ultimo ripieno di uova.

Ritmo incalzante e pause oniriche, malinconiche, tragiche. Come sono le pagine della storia, della guerra. Guerra che, come una fiumana, fagocita le vite degli individui, inghiottendo indistintamente il talento come la colpa

La “collezione” primavera/estate 2014 dei Luoghi dell’Adda si conferma ricca di appuntamenti. Compagnie giovani come Barabao Teatro con il suo thriller VII non rubare, o comicità musical/demenziale degli JashGavronski Brothers che in Trash! realizzano un vero e proprio concerto con oggetti di riciclo.

Poi gli appuntamenti dedicati alle famiglie: dall’Acciarino magico di Teatro dell’Orsa, a Cappuccetto Blues di Teatro Invit, fino alle avventure di Tom Sawyer con Anfiteatro.

La musica dal vivo ha avuto come protagonisti gli chansonnier francesi e belgi Brel e Brassens con la compagnia Santibriganti. Invece il duo jazz Colombo/Pedeferri ha allietato il pubblico navigante su Addarella, con la formazione dei Dadaiko Project ad accompagnare il racconto Il tacchino farcito.

Imbersago ha ospitato la coloratissima Parada di Faber Teater, tra le vie del centro storico, con gli spettatori parte della performance.

Una nota particolare va allo spettacolo itinerante che si terrà lungo l’alzaia dell’Adda a Brivio: Sogno di una notte di mezz’estate di Shakespeare, coproduzione di Teatro Invito con ScarlattineProgetti e Piccoli Idilli: 14 attori guideranno il pubblico in un viaggio tra elfi e fate, nel mistero del bosco fluviale.

Qui il calendario complete della rassegna, con tutti gli appuntamenti ancora da vivere

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