RENZO FRANCABANDERA | Perché è così complesso fare cultura in Italia? Quali questioni esistono nel rapporto fra arte e società e come la direzione artistica in un moderno incubatore culturale ha il compito di mettere in comunicazione gli uni e gli altri.
A conclusione di VIE Festival 2014 incontriamo Pietro Valenti, a capo di ERT Emilia Romagna Teatro da molti anni, figura senza dubbio di primo piano per il teatro italiano, per le sue dinamiche produttive e di circuitazione.
Ne viene fuori un’intervista secondo noi di grande impatto e interesse che scolpisce in modo molto chiaro una tipologia di operatore culturale particolare, per molti versi atipica e che mira a coniugare la passione per la diffusione culturale all’obiettivo di rimanere il più possibile estraneo a logiche puramente commerciali e di scambio.
Non mancano quindi considerazioni sulla politica, il pubblico teatrale oggi, il lavoro degli artisti e le considerazioni più intime sul rapporto fra etica e potere.
Ma l’arte è la cultura defunzionalizzata?
Il ruolo dell’arte cambia col tempo. La defunzionalizzazione sicuramente è una parte costituente del paradigma dell’arte. L’oggetto della defunzionalizzazione invece cambia con le epoche, le società, le pretese di noi poveri borghesi.
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