Schermata 2015-04-24 alle 08.49.54RENZO FRANCABANDERA | Il processo artistico che ha portato Mimmo Borrelli all’affermazione sul panorama nazionale si compone di una serie di specificità che nascono per la gran parte nel suo contesto territoriale di origine.

Questo particolarissimo talento dell’area flegrea, in Campania, è riuscito nell’ultimo decennio ad interessare pubblico e critica ad una costruzione drammaturgico semantica che si compone di territorio, storia, ambiente e parola.

Il legame rafforzatosi nell’ultimo anno con il Piccolo Teatro di Milano ha significato la definitiva affermazione dell’artista e una sorta di riconoscimento di un percorso che ha consentito all’attore drammaturgo di passare senza soluzione di continuità dalla fase dell’apprendimento, svolto il suo territorio d’origine, a quello creativo autonomo che, pur affondano le radici nell’area cumana, fra i suoi pescatori, nel suo dialetto, è riuscito poi ad imporsi in tutta Italia.

Borrelli infatti è stato precocemente individuato tanto che a soli 26 anni è riuscito ad ottenere l’ambitissimo premio Riccione, destinato al miglior testo teatrale originale. Si trattava di ‘Nzularchia, ovvero Itterizia che, insieme all’altro suo precoce gioiello ‘A Sciaveca, ovvero la rete a strascico, ha disegnato quasi il perimetro creativo all’interno del quale si è poi mosso l’Immaginario narrativo di Borrelli, fatto di sottoproletariato, malavita e contrasto fra innocenza e colpa, fra povertà e menomazione, temi sviluppati poi con ancora maggior compiutezza ne La madre, testo che ha avuto due letture teatrali uno con l’allestimento importante con quattro attori, il secondo, Malacrescita, più recente che ha visto interprete del monologo il solo Borrelli, accompagnato dalle creazioni sonore in scena di Antonio della Ragione, sodale da anni della creazione artistica del drammaturgo.

È proprio questo il lavoro che è stato ospitato alla fine dell’anno scorso dal Piccolo Teatro di Milano, e in quell’occasione abbiamo intervistato Mimmo Borrelli. L’esito di quel dialogo, di quel confronto, che sviluppa un percorso di identità e crescita nell’esperienza artistica è nel video vi presentiamo oggi.