VALENTINA DE SIMONE| «Stiamo occupando il Valle» ha esordito, scherzando, Simone Borghini, uno dei giovani relatori presenti il 21 maggio nel foyer dello storico teatro romano, dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di “All In Festival – La città agli Under 25”, un progetto nato dalla sinergia congiunta di Argot Studio, Teatro dell’Orologio, A.T.C.L. e Dominio Pubblico, e che dal 26 al 31 maggio invaderà diversi spazi della capitale con la sua eclettica proposta artistica. Una rassegna per gli under 25 organizzata, curata e promossa in ogni suo aspetto da un gruppo di ragazzi esclusivamente under 25, che nel corso di un anno si è fatto carico dell’intera macchina gestionale dell’iniziativa, dalla redazione del bando alla campagna di comunicazione, dalla scelta dei materiali e delle proposte agli aspetti prettamente logistici. «Il nostro modo di fare cultura è vivo» ha dichiarato un animato Lorenzo Brunetti, anche lui tra i promotori della manifestazione che nel 2015 giunge alla seconda edizione, strutturando la sua proposta tra Teatro, Musica, Drammaturgia, Arti Visive e Audio Visivi.
Sei giorni di programmazione, più di trenta opere e un centinaio di artisti selezionati tra le realtà emergenti nazionali, con aperture anche all’internazionalità, il tutto dislocato in sei location di riferimento del tessuto urbano, il Teatro Argot Studio, il Teatro dell’Orologio, Palazzo Braschi, il Museo di Roma in Trastevere, e come new entry, grazie alla collaborazione con il Teatro di Roma, il Teatro India e il Teatro Valle. S’inizia martedì 26 maggio con lo spettacolo “La vena giusta del cristallo” di Lucrezia Lanza alle 21:30 all’India, anticipato dal concerto a quattro mani di Giovanni di Giandomenico e Francesco Leineri alle 18:30; mercoledì 27 è la volta di “Una storia un po’ così” di Silvio Impegnoso a Palazzo Braschi alle 17:00, della Compagnia Lost Movement con “ROSSOphilìa” all’Orologio alle 20:30, del Nuovo Teatro Sanità con “Scimmie” alle 22:00 all’Argot. Tra gli altri, giovedì 28, sempre all’Argot, Ksenjia Martinovic ci presenta il suo “Diario di una casalinga serba” alle 20:00, venerdì 29 è il turno de “La Patetica” della Compagnia Marabutti al Teatro dell’Orologio alle 20:30 e dell’ “Edipo re (del niente)” di Borghini, Cicone e Gori al Teatro Argot alle 22:00. Sabato 30 maggio troviamo Niccolò Matcovich e il suo “Quel noioso giorno d’estate” al Teatro Valle alle 19:00, mentre alle 22:30 il Teatro India assaporerà le sonorità alternative d’ispirazione inglese dei The Old School. E domenica 31 si chiude in musica al Teatro India, con i concerti di CaPaBrò e dei Fantasia Pura Italiana.
«Speriamo di rimanere al vostro fianco per molto tempo» ha affermato Luca Fornari, presidente dell’A.T.C.L. che non ha fatto mancare il suo sostegno all’evento, così come il Teatro di Roma da subito reattivo positivamente nei confronti di questo cantiere della creatività. «Il compito di un teatro pubblico è quello di essere presente – è intervenuto con decisione Antonio Calbi, direttore dello stabile – è quello di capire le istanze delle nuove generazioni, avvicinare lo sguardo alla contemporaneità. Occasioni come questo festival – ha continuato – sono molto importanti, la città dovrebbe essere costantemente un palcoscenico. Il teatro diventa un museo se non si sa rinnovare e se non è in grado di dare il meglio di sé anche in tempi di crisi».
Un luogo d’incontro dunque, “All In Festival”, un melting pot di entusiasmi e voglia di fare, una fucina di sperimentazioni e di condivisione aperta all’intero corpo metropolitano che, da martedì prossimo, potrà toccare con mano e consegnarsi completamente alla spinta dei giovani under 25.
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