7782195-12057596VALENTINA SORTE | Sotto il grosso tendone che si erge nel cuore del Villaggio OFF – il quartier generale di Avignon OFF – è già tempo di bilanci. La 50° edizione si è appena conclusa e i primi comunicati stampa parlano di risultati eccellenti. Mentre infatti in Francia, negli ultimi 2 anni, si è assistito alla progressiva scomparsa di quasi 200 festival, l’OFF ha visto al contrario aumentare costantemente i suoi numeri.

Dal 04 al 26 luglio, la città dei Papi si è trasformata nuovamente in un immenso palcoscenico a cielo aperto. In tutto sono stati presentati 1336 spettacoli, distribuiti in 127 luoghi differenti (dentro e fuori le mura). 1071 le compagnie presenti al Festival, di cui 128 provenienti dall’estero, per un totale di 25 paesi coinvolti. E il pubblico festivaliero ha risposto positivamente a tutte queste proposte. Durante l’intera manifestazione sono stati venduti 54.000 pass, l’8% in più rispetto al 2014, e l’attenzione dei “professionnels” – ovvero giornalisti, programmatori ed operatori – è aumentata, arrivando a toccare 3587 presenze.

Queste cifre sono incoraggianti, soprattutto se si allarga lo sguardo e si leggono i risultati in un’ottica retrospettiva. Nel 2015 cade infatti un importante anniversario: ovvero i 50 anni di OFF – da quando cioè Andrè Benedetto, portando in scena “Statues” al Thèâtre des Carmes, diede inizio a questo festival parallelo, nato a margine di quello officiale, ma oggi protagonista insieme all’IN della scena avignonese.

Il Festival è un appuntamento sempre più importante nel quadro dello spettacolo e delle arti performative, sia in Francia che all’estero, e per questo motivo la sfida dei suoi organizzatori per il futuro è quella di uscire da un’ottica strettamente evenemenziale per seguire invece dei modelli culturali più “sostenibili”,  in grado di coinvolgere maggiormente il territorio, puntando su quelle strutture (circa 40) con una programmazione distribuita lungo il corso di tutto l’anno. L’AF&C vorrebbe lanciare inoltre un progetto di residenze, nazionali e internazionali (con Cina, Giappone, Corea, Italia e Germania), capace di arricchire gli scambi con l’estero ben al di là dei tempi forti del festival.

In quest’ottica di relazione, abbiamo seguito le quattro compagnie italiane presenti ad Avignone: in questo video raccontiamo di Drammatico Vegetale e Mirabilia TeatroAl di là della diversità delle loro proposte, c’è qualcosa che li accomuna? Cosa li ha spinti a venire al Festival? Cosa rappresenta per loro la partecipazione a questa 50° edizione? E cosa porteranno a casa? Queste sono state alcune delle domande che abbiamo rivolto loro.

GUARDA QUI IL NOSTRO VIDEOREPORTAGE SU AVIGNONE OFF’15