GIULIA MURONI | “Pocos, locos y mal unidos”. Sentenza dall’origine incerta, è toccata in sorte come stigma sociale alla popolazione sarda. La Sardegna mostra tuttora una diversificata frammentarietà territoriale, linguistica e politica che, se da un lato si traduce in un patrimonio originale e ricchissimo, d’altra parte mostra delle fragilità nel percepirsi come parte di un tutto comune. Affrancarsi dallo stereotipo si traduce in un rinnovato assetto antropologico, in grado di farsi carico delle specificità dell’isola senza ripiegarsi in antipatie intestine e ostilità ombelicali. Cercare insieme con lo sguardo una linea del mare all’orizzonte che non blocchi le prospettive ma ne amplifichi indefinitamente la risonanza.
È sulla scorta di un’idea corale di lavoro che si è delineato il programma per la candidatura Cagliari2019, in gara per l’attribuzione del titolo di Capitale Europea della Cultura. Benché Matera si sia aggiudicata la qualifica, l’avvio di quei lavori non si è fermato e proseguono le numerose iniziative e piattaforme di partecipazione, condivisione e coinvolgimento di cittadini, artisti, creativi, professionisti, volontari, associazioni.
Figlia di questo fermento è “10 Nodi – i festival d’autunno a Cagliari”, progettualità organizzata in coprogettazione e coworking tra le associazioni Sardegna Teatro, Vox Day, Tuttestorie, Spaziomusica, Cada Die Teatro, Is Mascareddas, Carovana, Sardex, TiconZero e Spaziodanza che mostrerà nell’autunno cagliaritano oltre 400 eventi, agiti da più di 300 artisti da 20 nazioni differenti. Un festival dei festival che coinvolga realtà consolidate del territorio e le tenga insieme senza costringerle in un’identità statica. Non si tratta di una giustapposizione di elementi, l’immagine dei “nodi” – frutto di un concorso di idee vinto dalla studentessa IED Laura Sirbe – esemplifica la connessione, il punto di giunzione in una trama, il crocevia che dà luogo all’incontro, ma anche l’unità di misura della velocità del vento. Dieci nodi infatti indica una brezza che accarezza e trasporta.
Capofila è Sardegna Teatro, progetto guidato dalla direzione artistica del Teatro di Sardegna, Massimo Mancini, forte del riconoscimento da parte del MIBAC di Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Karel Music Expo, festival Spaziomusica, Tuttestorie, Animar,Mitzas, Autunno Danza, Oscena Teatro, Signal insieme in un cartellone ricchissimo che durante l’autunno cagliaritano vedrà susseguirsi musica d’avanguardia, teatro d’animazione, letteratura per ragazzi, danza contemporanea, performance urbane e numerosi incontri promossi dalla collaborazione di due o più soggetti.
Un progetto inclusivo e ambizioso, che spera con questa tessitura comune di arrivare a un pubblico locale sempre più numeroso e di mostrare la propria identità multiforme e autorevole nel panorama italiano e internazionale.