Emma Dante al Piccolo Teatro di MIlano. Foto ©Masiar Pasquali

RENZO FRANCABANDERA | Alla fine dice la sua. Dopo tutto il dibattito che il suo spettacolo ha sollevato, dopo i ripetuti TUTTO ESAURITO che il sito del Piccolo Teatro di Milano annotava alla voce Biglietti, per quasi tutte le date di replica di Bestie di Scena, la regista racconta il suo lavoro, il suo momento artistico, il perchè delle sue scelte.

Un’intervista che abbiamo registrato prima del debutto e che pubblichiamo mentre le repliche sono in conclusione quasi come momento di ritorno della regista sul suo lavoro che tanto ha fatto discutere e diviso il suo pubblico.

Il nostro punto di vista sul lavoro è che all’interno di un immaginario iconico e scenico che negli anni è rimasto abbastanza stabile, questo sia il primo vero e proprio tentativo della Dante di creare forse una coreografia del suo immaginario, lasciando i suoi interpreti senza parole per ricercare nel gesto, nel suo personale atlante del gesto le ragioni di una ricerca che torna sul Civilleri-Scimia, o sulla Bambola-Pulla, o sulla schiera scenica.

Ci spiega tutto lei, in una video intervista realizzata nella sala del Piccolo Teatro Strehler pochi giorni prima del debutto. La regista reclama come tutti il suo diritto a ricercare, a pensare e anche a sbagliare, perchè solo dall’errore nasce il proprio linguaggio.

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