VALENTINA SORTE | Dopo le due intense date a Bolzano Danza, nell’audio intervista di oggi, Cristina Kristal Rizzo ci spiega come è nato Ikea_site specific. La versione che abbiamo potuto apprezzare durante il festival è frutto di una lunga ricerca e del prezioso contributo di Annamaria Ajmone e Giulia Pastore.

Ikea_site specific2017Diversi per tipologia e forma sono stati di spazi che hanno ospitato questa performance: il Teatro Consorziale di Budrio, il Museo Pecci di Prato, la Galleria d’Arte Moderna di Roma, l’Ex Gam a Bologna e infine il Cubo Garutti, distaccamento di Museion. La prima versione – teatrale – è stata presentata al pubblico come una durational pièce, strutturata sui due soli di Cristina Rizzo e Annamaria Ajmone. A Bolzano invece la performance è stata interpretata solo dalla seconda, consentendo però agli spettatori – uno alla volta – di entrare all’interno del Cubo.

Ikea è nata dall’idea di privare gli occhi del perfomer della loro funzione organica per consentirgli un’esplorazione obliqua e amplificata dello spazio e del corpo. La versione site specific ha voluto indagare nuove possibilità del corpo, nuove modalità “abitative” del performer nella sua relazione con l’altro in una dimensione totalmente immersiva. “La danza, nella sua potenza e fragilità, è protagonista di un doppio autoritratto allo specchio, dove l’immagine di sé è assente e ciò che rimane è la sola intimità dei corpi”. Buon ascolto!

 

 

Ikea_site specific
Visto a Bolzano Danza, 25-26 luglio 2017
presso Piccolo Museion, Cubo Garutti

Concept e coreografia Cristina Kristal Rizzo
Interpreti Annamaria Ajmone
Musica Brian Eno
Luci Giulia Pastore
Costumi Caned Icoda
Produzione CAB008