LAURA BEVIONE | La coreografa belga Anna Teresa De Keersmaeker, insieme a Salva Sachis, riallestisce dopo dodici anni un quartetto costruito sul celeberrimo A Love Supreme, creato nel lontano 1964 da John Coltrane. Una composizione musicale oramai leggendaria, unanimemente considerata un capolavoro della storia del jazz.

E proprio partendo da un’analisi delle peculiarità di composizione e di struttura del jazz è stata ideata questa coreografia, semplice eppure complicatissima, caratterizzata da una “naturale” fluidità frutto in verità di un rigorosa costruzione drammaturgica.

L’esordio – senza musica – è vero e proprio prologo, accordo e riscaldamento degli strumenti, ovvero i corpi dei quattro danzatori: movimenti minimi di messa a punto di relazioni con se stessi, con gli altri e con lo spazio scenico – quest’ultimo spoglio ma individualizzato dall’accurato disegno luci.

L’avvio della musica dà luogo ad assoli – cui gli altri assistono stando sui lati del palcoscenico – e coreografie corali, in cui una serrata scrittura coreografica lascia a tratti spazio a studiatissime improvvisazioni, coerentemente alla peculiare natura del jazz. Musica e gesto percorrono strade che ognora si compenetrano e si completano, articolando un discorso certo coerente e coeso ma, allo stesso tempo, aperto a guizzi e invenzioni non estemporanei eppure inattesi e di altissima qualità.

I quattro danzatori – in minimali abiti neri – offrono cinquanta minuti di perfezione tecnica e di genuina emozione, premiata dal folto e attento pubblico della Lavanderia a Vapore di Collegno (Torino) con ripetute chiamate, a testimoniare di come la danza contemporanea, anche quella tutt’altro che facile e popolare creata e proposta dalla De Keersmaeker e dalla sua compagnia Rosas, sappia coinvolgere e comunicare…

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ALoveSupreme©Anne-Van-Aerschot5

A LOVE SUPREME

coreografia di Salva Sachis, Anna Teresa De Keersmaeker.

Costumi di Anne-Catherine Kunz. Luci di Jan Versweyveld.

Con José Paulo Santos, Bilal El Had, Jason Respilieux, Thomas Vantuycom.

Prod.: Rosas, in coproduzione con De Munt/La Monnaie, Bruxelles.