GABRIELE DI BENEDETTO | Pedigree, ultimo progetto di Babilonia Teatri, rappresentato al Teatro Era di Pontedera il 6 Aprile scorso, è curato da Valeria Raimondi e vede in scena Enrico Castellani, che è anche autore del testo, e Luca Scotton che si occupa della direzione di scena.
Castellani rappresenta il protagonista, figlio di due madri generato da inseminazione artificiale, che si trova in un ambiente a metà tra una galleria d’arte ed un bancarella di street food – con tanto di girarrosto dove mette a cuocere quattro polli che avvolgono progressivamente la sala con il loro aroma.
Sono questi polli l’incipit per raccontare una storia d’infanzia nella quale il protagonista trova spunto per la riflessione che prevarrà nel resto dello spettacolo.
Racconta di quella volta in cui un vecchio compagno di classe di nome Denis si soffermò, mentre cercavano di risolvere un quesito matematico di divisione di polli fra i membri di una famiglia, a chiedergli perchè, a differenza dei compagni, lui non aveva un papà – ma due madri.
Denis rappresenta una società che per pigrizia si ferma all’apparenza, ed è partendo da questo aneddoto che Castellani si lancia in un accusa a 360 gradi, un dialogo monodirezionale che con un ritmo serratissimo ci offre numerosi punti di vista, riflessioni e questioni riguardo i nati in provetta, spaziando da momenti di rabbia, aggressività, ad altri di più toccanti di tenerezza.
E’ un inquisizione sulle difficoltà che il protagonista ed i fratelli vanno incontrando, sul loro concetto di identità, è una provocazione lanciata sul pubblico al quale si chiede in qualche modo di prendere una posizione, anche se, come specifica l’attore stesso, non siamo esseri binari e non dobbiamo quindi scindere tutto in giusto o sbagliato, in buono o cattivo.
Il figlio parla del rapporto con le due madri, di come esse gli abbiano trasmesso una l’aspetto fisico e l’altra il carattere forte, parla di un rapporto edipico con un padre sconosciuto, di una riunione annuale con i fratelli e le sorelle generati dallo stesso seme, adesso sparsi per il mondo.
Parla di una famiglia funzionale nella sua diversità dalla norma, norma che il protagonista cerca di dimostrare essere appunto, quella dell’amore.
Alterna parole a danze prima con i vestiti delle due madri poi indossando una finta pancia materna.
Il tutto al ritmo di un romantico Elvis Presley, cantato in playback da Luca Scotton nella scena finale.
PEDIGREE
di Babilonia Teatri
regia Babilonia Teatri
con Enrico Castellani e con Luca Scotton
parole Enrico Castellani
cura Valeria Raimondi
luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton
direzione di scena Luca Scotton
un progetto di Babilonia Teatri
produzione Babilonia Teatri, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
co-produzione Festival delle C olline Torinesi
organizzazione Alice Castellani
scene Babilonia Teatri
costumi Franca Piccoli
foto di scena Eleonora Cavallo