EMANUELE TIRELLI | Feltrinelli ha pubblicato la guida “Italia del Sud e Isole”, e ha usato parole poco entusiasmanti per la periferia Nord di Napoli e soprattutto per quella di Caserta. Pure per Caserta stessa. Si parla di camorra, di “triangolo della morte”.
La Reggia, per dire, è stata definita “una struttura piuttosto monotona nella quale la dimensione supplisce all’ispirazione artistica”.
Appare evidente che hanno scritto queste pagine mentre si grattavano la schiena a vicenda e cantavano PassaPaperino dopo aver tirato Blue Meth, altrimenti quella riflessione sulla Reggia se la sarebbero risparmiata. E, giusto per restare nei dintorni della Reggia, avrebbero nominato almeno (da usare con diversi punti esclamativi) il borgo medievale di Casertavecchia, l’Oasi WWF Bosco di San Silvestro nell’antico Real Casino borbonico, l’Anfiteatro Romano e il Mitreo a Santa Maria Capua Vetere… Ma qualche spunto negativo naturalmente l’hanno beccato.
E, per quanto siano pagine da contestare a voce ferma, mi sorprende sempre la forza di gran parte di questo territorio – a scanso di equivoci: vivo Napoli e Caserta – nello schierarsi contro chi lo contesta, ma nell’essere poi miope nella quotidianità. I paccheri in faccia dallo “straniero”, no. Ma i paliatoni da chi ti rovina il territorio, sì.