LAURA BEVIONE | Anticipato da alcune matinée dedicate alle scuole, debutta sabato 27 ottobre il festival internazionale Differenti Sensazioni che quest’anno ha scelto come proprio titolo programmatico Performing arts e interazione sociale. Ospitata nelle sale delle Officine Caos in piazza Montale, nel periferico quartiere torinese delle Vallette – poco distante dall’osannato Juventus Stadium ma pure dalla tangenziale – la rassegna è diretta fin dalla sua prima edizione dal regista Gabriele Boccacini, che la definisce una «proposta coerente e forte sui temi della multidisciplinarietà, dell’innovazione e del rapporto con il territorio».
Il festival, in effetti, coniuga aspirazioni e interessi apparentemente distanti e che, nondimeno, sanno compenetrarsi e mescolarsi in maniera omogenea così da tratteggiare una fisionomia coerente e unitaria: la predilezione per la multidisciplinarità e l’integrazione di linguaggi eterogenei convive con la vocazione per tematiche quali la diversità, l’emarginazione, l’impegno sociale, ma pure con una schietta curiosità per quanto avviene sui palcoscenici europei, e non solo. Elementi che, spiega Boccacini, «concorrono a identificare il festival in modo unico e fortemente distintivo, con una funzione rigenerativa sotto il profilo culturale, artistico e sociale».
Ecco allora che, nelle dodici giornate di festival – fino al 10 novembre – si alterneranno ben diciotto compagnie, non solo italiane, e avranno luogo anche incontri, presentazioni di libri e momenti conviviali – quale il rinfresco che chiude ciascuna serata e offre una preziosa opportunità di incontro informale fra gli spettatori e gli artisti.
Danza contemporanea e performance, ma pure prosa e musica dal vivo: un cartellone volutamente articolato che mira a esplorare le contemporanee declinazioni dei linguaggi dello spettacolo dal vivo, senza preconcetti né idiosincrasie preventive ma, appunto, sincera volontà di conoscenza. Una lente puntata sul panorama italiano e internazionale delle performing art, alla ricerca tanto di novità formali quanto di tematiche “impegnate”, trattate, nondimeno, con non opportunistica professionalità.
Ecco dunque la realtà dei migranti dall’Asia e dall’Africa raccontata dalla compagnia sarda Carovana SMI e lo spettacolo realizzato con alcuni pazienti della Salute Mentale dell’ASL3 di Genova dal Teatro dell’Ortica, ma pure il lavoro pluriennale della torinese Barbara Altissimo con comunità legate alla diversità e alla disabilità giovanile.
Ecco la danza contemporanea con i tedeschi Peculiar Man e la marsigliese Cie Essevesse, così come con la torinese Antonella Usai, che trae ispirazione pure dalla filosofia indiana, e con la messicana Paola Madrid.
Ecco la prosa con il Teatrino Giullare e Florian Metateatro–Accademia degli Artefatti, con i Chille de la balanza e i Laboratori Permanenti da Sansepolcro. E poi la tarantina Amalia Franco che reinventa il teatro di figura mescolando con il teatro e la danza e i padroni di casa, ovvero Stalker Teatro, con Drama Sound City, una sorta di opera contemporanea in cui la musica elettronica dialoga con l’arte e con la performance.
Un cartellone variegato eppure coerente, puntellato da vari appuntamenti collaterali ed espressione concreta di un progetto artistico solido e consapevole, che – afferma Gabriele Boccacini – «integra le valenze culturali ed educative in un’unica proposta articolata e plurale, insiste su territori ai margini della distribuzione culturale e si avvale di efficaci processi di engagement rivolti anche a soggetti svantaggiati tramite incontri e dibattiti, mostre, momenti educativi dedicati alle scuole, walkscape sul territorio e modalità innovative di presentazione delle performance».
Una visione del teatro e dello spettacolo dal vivo che sa andare ben aldilà dello spettacolo proposto una tantum in un’anonima sala…
Festival Differenti Sensazioni
27 ottobre – 10 novembre 2018
Officine Caos – Torino
www.officinecaos.net
www.stalkerteatro.net
https://www.facebook.com/events/311167736366362/