RENZO FRANCABANDERA | L’appuntamento è per il 23 marzo a Torino alla Casa del Teatro Ragazzi con la nuova creazione: Blume. Sua e del gruppo di giovani che l’hanno seguita in questo ulteriore bocciolo nato dal progetto In Verdis.
Parliamo di Barbara Altissimo e di Liberamenteunico, centro che opera fra produzione, formazione e ricerca nato oltre 20 anni fa a Torino con un focus su corpo, soggettività e conoscenza: un contenitore di idee e progetti creativi che propone un modo di essere e di formare rispettoso dell’individuo e della sua unicità.Blume Liberamenteunico.png

Altissimo ha studiato danza in Italia, negli Stati Uniti, in Francia e in Germania, dedicandosi poi all’aspetto terapeutico dell’uso corretto del corpo, della voce come strumento espressivo, delle tecniche naturali di benessere ed equilibrio. Ha lavorato in America e in Italia come performer, coreografa e regista. Dal 1996 alterna, all’attività di produzione, un’intensa attività didattica che l’ha condotta, negli ultimi anni, ad una particolare attenzione allo sviluppo  delle potenzialità umane ed al corpo quale principale strumento espressivo e di indagine.

Una svolta importante è arrivata nel 2011 con l’avvio della collaborazione con la Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo di Torino, un incontro che ha portato poi dieci ospiti della struttura nel novembre 2012 a realizzare lo spettacolo Polvere, la vita che vorrei, che ha debuttato al teatro Astra di Torino all’Interno della Stagione della Fondazione Teatro Piemonte Europa, cui è seguita nell’aprile 2015 una successiva tappa del progetto, con il debutto dello spettacolo Polvere Mundi_Il Viaggio.

Erede del progetto Polvere nel 2016 è stato il progetto In Verdis che dedica risorse e formazione ad un gruppo di lavoro individuato in collaborazione con le cooperative sociali, formato da giovani Under 30 provenienti da situazioni socio culturali differenti, alcuni anche disabili, o immigrati di prima generazione, rom, ragazzi con periodi pregressi di detenzione. Dopo un primo set formativo, alcuni di loro hanno contribuito al processo creativo dello spettacolo Polvere di Cechov. Cercando il giardino. Il secondo anno di progetto ha portato alla collaborazione con Ivana Messina, sul concetto di diversità, che troverà a breve esito con il debutto di Blume, uno spettacolo cui hanno dato contributi molti altri artisti nella fase di ideazione e sviluppo.

Abbiamo video intervistato Barbara Altissimo per farci raccontare  di Blume, del percorso, e della ricerca filosofica e umana che lo sostiene.

Qui di seguito l’esito del nostro incontro.