DALILA D’AMICO | Il secondo episodio della rubrica La Porta accanto ci fa incontrare Lucia Cannone, curatrice della Collana di Libri stART, edita da il Ciliegio Edizioni. La Porta accanto è una mappa in divenire del nostro Paese. Uno spazio dedicato non solo al teatro, ma ai processi performativi che danno forma al reale e ci scorrono accanto. Uno spazio che cerca di scardinare i muri consolatori delle nostre comfort zone. Uno spazio ancorato a questo presente che non ci piace e che vorremmo cambiare. Dopo la prima tappa a Roma, con il racconto della realtà dell’Osteria Grandma, ci spostiamo a Torino. Qui Lucia Cannone ha dato vita a un progetto editoriale e insieme laboratoriale centrato sull’arte contemporanea e rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni.
La letteratura dedicata all’infanzia spesso fa affidamento a un linguaggio prudente e semplificato che si contrappone al rapido fluire delle informazioni che circondano adulti e bambini. La collana stART viceversa, nasce dall’esigenza di complicare sin dalla giovane età gli strumenti di lettura della società. Viviamo infatti in un tempo complesso e contraddittorio che necessita di lenti adeguate per essere interpretato e Lucia Cannone trova nell’educazione all’arte contemporanea una prospettiva utile per attraversare le problematiche sociali. Temi come la difficoltà di relazione, la diversità, la corruzione, il senso etico, la coscienza, il rispetto, vengono filtrati dalla vita e dalle opere di un artista, nella convinzione che imparare a leggere la realtà in forma non convenzionale possa incrementare lo spirito critico delle generazioni future e guidarle nella comprensione dell’importanza del loro contributo sociale.
Il primo dei sei volumi della collana è dedicato a Marina Abramovic. Oltre alle illustrazioni delle più significative performance dell’artista, il libro contiene delle schede didattiche che consentano di replicarle attraverso il gioco. Secondo Lucia Cannone infatti, le dinamiche del linguaggio della performance diventano utili per indagare con i bambini la loro capacità di essere presenti a se stessi e agli altri, in maniera continua e in situazioni reali e non virtuali. Vista la felice risposta riscontrata dal libro e dai laboratori, la collana si è arricchita di altri cinque volumi, ciascuno dedicato a un artista diverso: Banksy, Yayoi Kusama, Anish Kapoor, Fiona Tan, Emiliano Perino e Luca Vele. Dal 2017 quindi Lucia Cannone porta avanti un progetto laboratoriale che ha avuto l’appoggio di molte istituzioni, nazionali e internazionali, come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, la Biblioteca Regionale di Aosta, il Cubo Festival di Ronciglione, il Centro Cultural Conde Duque di Madrid.
Questo episodio di La Porta accanto prosegue nell’intento di aprire varchi tra un muro (disciplinare e non) e l’altro, di tracciare linee di connessioni tra luoghi, persone e progettualità che tentano di costruire dinamiche complesse di partecipazione, aggirando stereotipi e binarismi stagni.