ANTONIO CRETELLA | In una delle tante digressioni di carattere storico presenti in I Promessi Sposi, Manzoni dedica una corposa sezione del romanzo alle «gride», pressappoco il corrispettivo seicentesco delle nostre ordinanze: documenti ufficiali che l’amministrazione spagnola pubblicava per regolare le più disparate questioni di governo sul territorio lombardo, come ad esempio il tentativo di arginare il fenomeno dei bravi, mercenari al soldo dei prepotenti signorotti. Manzoni si premura di chiarirci subito che a discapito della pantagruelica mole di documenti prodotti, nessun effetto tangibile si aveva nel concreto, ma che al contrario la necessità di emanare di continuo nuove gride, chiarificazioni e integrazioni era una elemento di intrinseca debolezza del diritto che portava quasi sempre a conflitti di attribuzione, contraddittorietà delle norme, fantasiose interpretazioni. Diversi sono gli episodi in cui la poca chiarezza del diritto porta a tragedie: Fra’ Cristoforo, ad esempio, commette in gioventù un delitto, conseguenza di un diverbio con un nobile sulla precedenza all’incrocio poiché vi erano due norme contrastanti in materia, una che accordava la precedenza a chi veniva da destra, l’altra a chi è di classe superiore. Manzoni, da buon illuminista lombardo, non poteva che condannare quel guazzabuglio legislativo, figlio della travagliata storia di emulsioni culturali e di stravolgimenti di potere del Medioevo e della prima età moderna, zeppa di poteri in concorrenza tra loro, che si rifletteva nella verbosità inconcludente di leggi altisonanti quanto incomprensibili.
Verrebbe da chiedersi cosa penserebbe il Nostro se potesse vedere la situazione odierna: decreti cui seguono chiarificazioni, FAQ, pareri, interpretazioni, istruzioni di montaggio; ordinanze dei comuni in contrasto con le ordinanze regionali in contrasto con i decreti del governo; politici che invitano a trasgredire leggi da essi stessi approvate. Probabilmente avrebbe aggiornato il suo romanzo inserendo qui e là una videochiamata tra Renzo e Lucia. Per il resto, nulla sembra essere cambiato.
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