ANTONIO CRETELLA | Si vuole, testuali parole, evitare un lockdown “a qualunque costo”. Una frase fatta, un espediente retorico che, nelle intenzioni del locutore, vuole esprimere l’impegno indefesso per evitare l’inevitabile, per mostrare la tenuta delle truppe di fronte all’attacco del nemico. Se, tuttavia, ci si ferma a chiedersi cosa s’intenda per costo, quale importo etico, economico e biologico si andrebbe a pagare, c’è da rabbrividire al solo udire l’espressione venire dalle bocche retoriche dei governanti a vario titolo. Qualunque costo, senza distinzione, vuol dire letteralmente registrare, nell’angosciosa contabilità della trattativa Stato-Covid, che si concede a quest’ultimo un ricco pagamento in vite umane, un banchetto sacrificale sull’altare di più cogenti necessità. Qualora lo si facesse notare a chi usa il modo di dire, direbbero sdegnati che non intendono certo una cosa così macabra, che le loro parole vengono strumentalizzate. Eppure in contesto di morte e sofferenza diffusa in cui un costo molto alto è stato già dolorosamente pagato, dovrebbero rendersi conto dell’infelicità di certe espressioni, riflettere sul peso delle parole, perché “costo” è una delle parole chiave per comprendere le dinamiche etico-sociali della pandemia: non può sfuggire il divario economico che caratterizza la lotta di classe del virus che, pur infettando democraticamente ogni censo, trova nella classe dei potenti interi reparti riservati e cure sperimentali inaccessibile alla gente comune, rendendo evidente quanto, per l’appunto, il costo sociale della pandemia ricada fisicamente sui poveri del mondo.
DISCLAIMER
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. Le informazioni contenute in questo blog, pur fornite in buona fede e ritenute accurate, potrebbero contenere inesattezze o essere viziate da errori tipografici. Gli autori di PAC si riservano pertanto il diritto di modificare, aggiornare o cancellare i contenuti del blog senza preavviso. Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy e, in ogni caso, ritenuti inadatti ad insindacabile giudizio degli autori stessi. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Gli autori del blog non sono responsabili dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.