GIORGIO FRANCHI e VALENTINA SORTE | Ci aspettavamo il botto per domenica 11 luglio, l’ultima giornata del Vimercate Ragazzi Festival, e infatti eccolo che arriva: la convocatoria di Woow!, lavoro freschissimo di Teatro C’Art, presta decisamente fede al suo titolo.
Un tapis roulant semovente, astronave claudicante abbinata ai costumi a metà tra l’estetica steampunk e Le Voyage dans la Lune, parte da Villa Sottocasa. A bordo Teresa Bruno e Andrea Bochicchio (la prima fondatrice della compagnia, il secondo scenografo e ideatore dello spettacolo), pronti all’allunaggio in Piazza Roma: i Marziani a Vimercate posano timidamente piede sull’asfalto. Un piccolo passo per l’uomo…
Comincia una routine sul modello della Famiglia Jetson: colazione, ginnastica, vestizione e di nuovo a nanna, buona parte di cui sul tapis roulant che continua a correre, costringendoli ad acrobazie comicamente goffe.
Sembra tutto perfetto ma, come sanno gli astronomi, a volte capita un’eclissi. È ciò che accade proprio all’inizio della routine: la sfilata per i viali cittadini pone l’asticella delle aspettative troppo in alto anche per l’astronave. Basterebbe mescolare le carte della routine e mettere in cima un quadro d’impatto: la ginnastica, per esempio, che consiste in una partita slapstick a volano ricca di colpi di scena. Si aggiunga una chiave più netta nel rapporto col pubblico e lo spazio (non sempre è chiaro dove i due personaggi credano di trovarsi) e il risultato non potrà che farci calare la mandibola in un lungo woooow!
Ma ora è il momento che sia il pubblico a esplorare il pianeta Terra. Il Parco Sottocasa ospita L’Autogrill degli Uccellini, Ovvero Le Straordinarie Avventure di un Aspirante Ornitologo: un percorso nel verde a cura di Teatro del Sole, nato all’interno del progetto Arte Natura e Teatro realizzato in collaborazione con il Parco Regionale del Campo dei Fiori. L’affabile protagonista, l’ornitologo interpretato da Antonio Rota, ci porta in un lungo viaggio che, come tale, richiede una sosta di tanto in tanto. Le stazioni dove il pubblico si ferma hanno la forma di nidi di vari uccelli, che il nostro Virgilio ci racconta con pazienza e garbata ironia. La spiegazione pesca ora dalla scienza, ora dalla mitologia, dalla poesia, dai detti popolari: Rota si cala alla perfezione nel ruolo di un Piero Angela per tutte le età, affiancato da personaggi buffi come la scorbutica donna uccello (Donata Forlenza, che condivide con lui e Sara Ghioldi l’ideazione dello spettacolo) e l’assistente Icarus, i cui panni passano da Marco Prandoni a Jimmi Ricchiuti tra una replica e l’altra. Ingredienti del successo una recitazione empatica, l’interazione con il pubblico mai forzata e la drammaturgia che non lascia nulla al caso. Menzione d’onore agli elementi scenici a cura di Francesca Caccia, Anna Canavesi, Sara Ghioldi, Andrea Rimoldi, Luigi Terzi e Aurora Tomasoni: marionette dipinte minuziosamente e nidi dai dettagli curiosi spingono il pubblico a esplorare la scena anche a fine spettacolo.
Di Steli, creazione con cui il gruppo Stalker Teatro ha trovato le porte spalancate di numerosi altri festival, abbiamo già parlato in occasione del nostro focus su Mirabilia (a cura di Laura Bevione) e nella video-intervista alla compagnia (Renzo Francabandera, Valentina Sorte). Il funzionamento di questa performance ricorda un gioco collettivo con i Lego. Al pubblico vengono dati steli colorati e leggerissimi, adatti anche ai più piccoli, da assemblare con semplice nastro adesivo in strutture simili a capanne e tunnel policromi. La compagnia (Gigi Piana, Elena Pisu, Anna Rinaldi, Emil Prazzoli, direzione tecnica Sancio Sangiorgi) aiuta e sorveglia dopo aver introdotto l’evento con una breve performance, sull’onda di un dj set raffinato ed evocativo di musiche originali composte da Riccardo Ruggeri, che continuerà per tutta la durata dell’evento. Fase successiva alla creazione è l’esplorazione: la struttura chiede di essere percorsa, accovacciandosi e scivolando negli spazi più stretti, nell’atmosfera data dalla luce solare che permea tra gli steli colorati. Il lavoro è coinvolgente e incontra il favore di tutto il pubblico.
Il festival si chiude con il Premio Città di Vimercate, stanziato dal Comune di Vimercate, titolare istituzionale della manifestazione. Una giuria di esperti del settore (formata da Giorgio Scaramuzzino, Giada Balestrini e Nella Califano) assegna un contributo di 4000€ allo spettacolo che ritiene più meritevole, cui si aggiunge quello di 1000€ per lo spettacolo più votato dal pubblico. Giuria popolare e giuria specializzata concordano su Esercizi di fantastica di Sosta Palmizi, Nonnetti di Coltelleria Einstein e ancora la stessa Sosta Palmizi si dividono ex aequo il premio della giuria tecnica.
Nel tirare le fila di questo festival si riscontra esattamente quello che avevamo previsto: la tendenza a rischiare sempre di più, a spostare anche quest’anno i margini della zona di comfort del pubblico. Scelta necessaria e coraggiosa, specialmente adesso che gli ingranaggi dei teatranti sono a freddo da un anno e l’opzione che va per la maggiore è puntare su proposte semplici e già collaudate. L’applauso di chiusura va quindi all’organizzazione, alle compagnie, a chi nel teatro credeva prima della pandemia e continua a credere oggi.
Teatro C’art – Woow!
Teatro Del Sole – L’autogrill Degli Uccellini, Ovvero Le Straordinarie Avventure Di Un Aspirante Ornitologo
Stalkerteatro – Steli