RENZO FRANCABANDERA | L’Archivio Digitale Heliopolis, creato da Teatro Akropolis, è una piattaforma online dedicata alla documentazione, allo studio e alla diffusione delle arti performative, con un focus particolare sul teatro contemporaneo, la danza e le arti sceniche. Presentato a Genova alla comunità cittadina e teatrale nella giornata di sabato 16 novembre da Luca Donatiello e il ricercatore Simone Dragone, che ha coadiuvato l’aspetto archivistico e il dossier su Grotowski, all’interno dell’edizione 2024 della XV edizione del festival Testimonianze Ricerca Azioni, l’archivio raccoglie un’ampia varietà di materiali multimediali, come video di spettacoli, prove, interviste e laboratori, oltre a studi, ricerche e rari materiali documentali.
L’obiettivo principale di Heliopolis è quello di creare uno spazio di condivisione e ricerca, accessibile sia a professionisti del settore che al pubblico generale, offrendo una risorsa unica per approfondire i linguaggi del teatro contemporaneo e il pensiero critico che li accompagna. Teatro Akropolis ha voluto fare di questo archivio un luogo in cui il processo creativo degli artisti e il loro percorso di ricerca siano resi visibili e consultabili, favorendo la riflessione e lo scambio culturale.

Una determinazione che nasce come naturale derivazione dell’attività svolta da Akropolis in questi anni, caratterizzata da un lavoro di ricerca interdisciplinare e sperimentale sulle e nelle arti performative, con particolare attenzione a temi fondamentali del teatro e della danza contemporanea. I principali ambiti della loro ricerca sono connessi in primis alle origini della performance, allo studio dei rituali arcaici e delle radici del teatro.
Il direttore artistico della compagnia e del Festival, il regista e studioso Clemente Tafuri, da decenni, con il suo lavoro esplora le connessioni tra le pratiche sceniche contemporanee e la storia del teatro, indagando le modalità con cui il gesto, il corpo e la voce si sono evoluti dal contesto rituale a quello performativo. L’interesse personale e trasmesso poi al gruppo di ricerca condensatosi intorno ad Akropolis negli anni, si focalizza sul significato antropologico e simbolico delle azioni sceniche, recuperando elementi ancestrali che risuonano nelle pratiche artistiche di oggi. In questa prospettiva, il corpo è inteso come principale veicolo di comunicazione ed espressione artistica.
La ricerca di Teatro Akropolis esplora quindi il movimento come linguaggio autonomo, oltre il testo o la parola. Particolare attenzione è rivolta alle dinamiche fisiche estreme, alla qualità del gesto e al modo in cui il corpo crea significato in scena, con un un approccio interdisciplinare che combina teatro, danza, musica, filosofia e arti visive. L’obiettivo è trasformare il processo creativo in una forma di ricerca che non si limiti alla produzione di spettacoli, ma che esplori anche nuovi linguaggi.

Proprio attraverso l’Archivio Digitale Heliopolis, Akropolis si è occupato e continuerà ad occuparsi di raccogliere e diffondere materiali che documentano processi creativi e teorici, dando spazio anche a scritti critici e filosofici che riflettono sulla pratica teatrale. La documentazione non è solo un archivio di memoria, ma un’opportunità per interrogare il presente e il futuro delle arti performative.
A questo fine è stato instaurato un processo di collaborazione con artisti, ricercatori e studiosi per alimentare un dialogo tra pratica e teoria. Questo approccio si concretizza in laboratori e incontri, festival come Testimonianze, Ricerca, Azioni, appena conclusosi a Genova, dove la pratica performativa si intreccia con momenti di riflessione teorica. Viene qui esplorata, d’altro canto, anche l’idea del teatro come spazio comunitario, dove la relazione tra attore e spettatore diventa elemento cruciale del linguaggio scenico.
Il teatro non è solo luogo di rappresentazione, ma anche uno spazio di trasformazione e di condivisione di esperienze. Il festival organizzato annualmente è un perfetto esempio di questo approccio. Riunisce artisti e studiosi per condividere pratiche e pensieri sul teatro contemporaneo, mettendo in evidenza il legame tra tradizione, sperimentazione e ricerca accademica.

L’Archivio ospita una vasta gamma di contenuti documentali, organizzati per approfondire le arti performative e la loro evoluzione. Fra i materiali disponibili:

  • Spettacoli teatrali: Documentazione video di performance realizzate da Teatro Akropolis e da artisti ospiti. Ad esempio, spettacoli presentati durante il festival Testimonianze ricerca azioni.
  • Prove e processi creativi: Riprese di sessioni di prova che mostrano l’evoluzione del lavoro scenico, mettendo in luce il rapporto tra ideazione e realizzazione.
  • Dialoghi con performer, registi, coreografi e studiosi del teatro contemporaneo. Questi contenuti approfondiscono le visioni artistiche, le tecniche e i temi centrali del loro lavoro.
  • Ad esempio, interviste a figure di rilievo come Eugenio Barba o altri esponenti dell’Odin Teatret, con cui Teatro Akropolis ha spesso dialogato.
  • Scritti originali di artisti e studiosi che riflettono sulle pratiche teatrali.
  • Testi di approfondimento sulle origini del teatro, sulla funzione del rito nella performance e sul ruolo del corpo nell’arte scenica.
  • Fotografie di scena e immagini ad alta qualità che documentano spettacoli, laboratori e momenti di backstage, catturando l’estetica e la poetica del lavoro di Teatro Akropolis e degli artisti coinvolti.
  • Documentazione dettagliata delle edizioni del festival Testimonianze ricerca azioni, con programmi, video, e materiali critici sui partecipanti e i temi trattati.
  • Risorse dedicate ai progetti di ricerca avviati da Teatro Akropolis, come quelli sulle radici antropologiche del teatro.
  • Articoli e saggi scritti da studiosi e critici teatrali, molti dei quali inediti, che analizzano il lavoro di Teatro Akropolis e dei loro collaboratori.
  • Registrazioni di workshop e laboratori tenuti da Teatro Akropolis o da artisti ospiti, utili per chi è interessato a pratiche sceniche innovative.
  • Questi contenuti includono spiegazioni di tecniche corporee, esercizi vocali e metodologie performative.

L’archivio è pensato sia per professionisti del settore che per appassionati, offrendo un patrimonio culturale che per la prima volta trova una sistemazione organica, utile per indagare le dinamiche creative e teoriche che caratterizzano le arti performative in una prospettiva storica dalle origini a oggi.