LAURA BEVIONE | L’Alta Val di Cecina è terra di poco note energie sotterranee, fumi e vapori che dal sottosuolo scaldano la superficie, disegnandone altresì il paesaggio. Per valorizzare questo patrimonio paesaggistico – ma, soprattutto, per portare arte e generare vitali energie artistiche – l’associazione Officine Papage – che gestisce anche la stagione invernale del teatro di Pomarance – si è inventata il festival Fra terra e cielo, giunto quest’anno alla sua VII edizione.
Anima di Officine Papage è l’attore Marco Pasquinucci che ha scelto di coinvolgere una coppia di artisti amici – Renato Cuocolo e Roberta Bosetti – in un’inedita produzione – la coppia è abituata a lavorare autonomamente. È nato così Imitation of love, spettacolo in cui Cuocolo/Bosetti hanno voluto la partecipazione di un’altra coppia, gli attori vercellesi Annalisa Canetto e Livio Ghisio.
Due periodi di residenza, quindici giorni ciascuno, per interrogarsi sul rapporto con i propri genitori, mettendo in gioco la propria biografia e facendola deflagrare con suggestioni letterarie – Jonathan Franzen per esempio – e quotidianità immanente – la gravidanza di Annalisa.
A raccogliere quelle lettere – “caro padre”, “cara madre” – che mai si ebbe il coraggio di inviare ai propri procreatori, la flessibile cornice di un incontro di box: ecco allora i cartelli che annunciano i dieci round – in ordine rigorosamente sparso – e i guantoni fatti indossare a Marco e Roberta.
Ma quello su cui si muovono gli interpreti non è un ring da boxe, bensì una sorta di salotto allargato – ospitato sul palcoscenico del teatro – in cui sono seduti accanto al pubblico e si muovono in mezzo ad esso, così come fa il cane Nuvola, che Cuocolo/Bosetti hanno voluto in scena in coerenza con la propria poetica, che mira a portare “più teatro nella vita e più vita nel teatro”.
La vita è più forte delle invenzioni teatrali e costringe a cambiare in itinere lo spettacolo che, in tal modo, acquista ulteriore potenza: la gravidanza di Annalisa introduce un nuovo piano, da figli si diventa genitori, i ruoli si addizionano e si complicano. Ma la biografia personale degli attori sarebbe tediosa autoreferenzialità se non scivolasse costantemente nella finzione, suggerita anche dalla testa di orso indossata da Renato, regista e deus-ex-machina dello spettacolo.
E vita e letteratura, biografia e finzione raccontano di conflitti senza vera soluzione, di confessioni e di rivendicazioni che possono esprimersi solo per iscritto, per privatissime catarsi, senza che il destinatario ne sappia nulla. Padri e madri che avrebbero voluto amare i propri figli ma che non sono stati in grado di farlo, per incapacità o per svogliatezza, per trascuratezza ovvero per troppo amore.
I cinque interpreti, schietti ed empatici, guardano negli occhi gli spettatori e ne condividono le lacrime, si fronteggiano e dialogano con rara auto-ironia e humour sagace, così da disvelare le tante goffe imitazioni dell’amore che – sovente involontariamente – mettiamo in atto ovvero patiamo.
Uno spettacolo immersivo, che sa toccare nervi sempre inevitabilmente scoperti e, allo stesso tempo, riportare gli spettatori alla propria realtà, invitandoli ad affrontarla sì con maggiore consapevolezza ma pure con salvifica ironia.
Pomarance (PI), Teatro dei Coraggiosi, 13 luglio 2018
www.officinepapage.it; www.cuocolobosetti.org
IMITATION OF LOVE
testo e regia Renato Cuocolo
scene Filippo Grandi
luci Monica Bosso
interpreti Roberta Bosetti, Renato Cuocolo, Marco Pasquinucci, Livio Ghisio, Annalisa Canetto e il cane Nuvola
produzione Officine Papage, Cuocolo/Bosetti IRAA Theatre