RENZO FRANCABANDERA | Guarda all’Europa, in particolare alla Grecia e al legame culturale che la lega alla Calabria, la settima edizione del Festival Miti Contemporanei, ideato e organizzato dalla Compagnia Scena Nuda, che si svolgerà nell’area della città metropolitana di Reggio Calabria dal 19 al 30 novembre.
Un Festival che si apre all’Europa, l’ha definito infatti il direttore artistico Teresa Timpano, ponendo l’accento su questo scambio che vedrà ospite il Teatro stabile Karolos Kouri di Atene a Bova, cuore dell’area grecanica reggina, dove presenterà (il 24 novembre) Julius Caesar, con le musiche di Ludovico Einaudi, mentre a maggio sarà allestito ad Atene lo spettacolo Penelope, prodotto nell’ambito di Miti Contemporanei, per la regia di Matteo Tarasco.
Il tutto, naturalmente, all’insegna del mito, tema che da sempre connota il festival, insieme ai luoghi in cui si svolge, ovvero i siti artistico-archeologici di Reggio e della sua provincia, che ospiteranno spettacoli teatrali in prima nazionale, laboratori, incontri, rappresentazioni rivolte ai più giovani, momenti di riflessione sulla letteratura e sul teatro contemporaneo, performance d’arte.
Insomma, un ricco menu per un’edizione dai grandi nomi e dalle importanti sinergie: oltre alla citata presenza del NART Theatre “Karolos Koun” di Atene, il festival prevede, sempre in prima nazionale (in tutto ne sono previste 6 su 8 spettacoli), Noi non siamo barbari, un attualissimo testo di Philipp Löhle, messo in scena da Andrea Collavino in una co-produzione Scena Nuda-La Contrada Teatro Stabile di Trieste, con interpreti Teresa Timpano, Filippo Gessi, Saverio Tavano e Stefania Ugomari di Blas (in programma il 23 novembre). E ancora: La Terra desolata di Pacta Arsenale dei Teatri (il 22), Medea Kali di Teatro Libero Palermo (il 23), e lo spettacolo conclusivo (il 30), Odissea. Un canto mediterraneo, con Peppe Servillo e Mario Incudine.
Spazio anche alle compagnie calabresi, con Antigone, il sogno della farfalla di Officine Jonike Arti (il 22), e nel settore danza, con la produzione di Create Danza (il 24), vincitore del bando nazionale Miti Contemporanei 2018 per compagnie o singoli artisti calabresi, nonché ai giovani attori che parteciperanno alla residenza teatrale che porterà alla messa in scena (il 25) di Metamorfosi, con la regia di Matteo Tarasco.
E poi, come si diceva, spettacoli di teatro ragazzi (Amore love Psyche, di Spazioteatro, e La leggenda del pallavolista volante, con il grande campione di volley Andrea Zorzi); incontri con gli studenti, la performance di arte contemporanea di Massimo Sirelli, ed altri eventi, come la sinergia con il Premio Mondiale di Poesia Nosside, giunto alla 33a edizione.
Tanti appuntamenti, tutti – come si diceva – all’insegna del mito: anche nel caso dei momenti di approfondimento, come la conferenza che si terrà a Rosarno il 22, sul tema del rapporto tra fratelli nell’età classica, che sarà trattato dalla professoressa Paola Radici Colace. O come l’incontro del 25 novembre, che rappresenta una delle più importanti novità di questa edizione: quest’anno si è scelto, infatti, di promuovere un appuntamento che riunisse, nella terra della Magna Grecia, addetti ai lavori, critici, registi per parlare proprio del Mito tra classico e contemporaneo, come evidenzia il titolo scelto, Tra Memoria e Innovazione: il Teatro universale e lo sguardo di Oggi. Un incontro che si fonda su un’altra sinergia importante, quella con il Festival Orestiadi di Gibellina. E dalle sinergie nascono anche le collaborazioni per i quattro laboratori promossi dal Festival: quello di organizzazione teatrale, condotto da Barbara Regoni, responsabile “Vie Festival” – Ert; la masterclass su Orestea, con Luca De Fusco, direttore teatro stabile di Napoli; il laboratorio teatrale condotto da Annig Raimondi e quello a cura della Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine.
Innovazione, ma soprattutto trasformazione e persuasione, sono le parole chiave che Teresa Timpano ha tenuto a sottolineare, come elementi portanti dello spirito di questo festival, uno spirito propositivo, costruttivo per il territorio, ma che sa guardare anche oltre i confini regionali, che guarda all’Europa e al confronto come scambio culturale.
Gli stessi elementi che connotano il sotto-progetto AltriLuoghi Festival, che ritorna dopo il successo dello scorso anno: dal 13 ottobre, per un mese, una serie di iniziative e performance, 6 in tutto, coinvolgerà 28 tra associazioni ed istituti culturali reggini e condurrà alla scoperta dei temi di Miti contemporanei.
“AltriLuoghi – ha affermato Teresa Timpano – nasce dalla necessità che la città metropolitana ha di incontrare il teatro”, di rinverdire la tradizione teatrale, creando così una rete culturale nel territorio e portando queste performance anche in “luoghi particolari legati alla cultura, allo sport, centri che abbiano interazioni con il sociale. Nostro obiettivo è, inoltre, quello di abbassare il target, rivolgendoci ai giovani”. Tra gli enti e associazioni coinvolte, anche l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, che già lo scorso anno ha visto due allieve partecipare alla produzione di Penelope come scenografe: opportunità nuove – ha commentato Lucrezia Ercoli, docente di Storia dello spettacolo – e l’Accademia parteciperà nuovamente, per la residenza che condurrà allo studio di Metamorfosi. Condividiamo lo spirito innovativo del festival e proprio quello dettato dalla “metamorfosi”: non c’è identità senza trasformazione”.
Festival Miti Contemporanei
Reggio Calabria 19 – Novembre
www.festivalmiticontemporanei.it
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