COSIMA PAGANINI | Certi passaggi della colonna sonora di Nuovo cinema Paradiso, di Morricone, somigliano a certi passaggi della Faust Sinfonia di Liszt. Cheek to Cheek di Irving Berlin richiama la Sinfonia n 4 di Gustav Mahler. Discorso Grigio sembra un lacerto di Hitler – Un Film dalla Germania di Syberberg.
È ovvio che per citare Liszt, Mahler e Syberberg bisogna conoscerli. È ovvio che Berlin, Morricone e Fanny & Alexander sono bravi, colti e intelligenti. Mi piacciono Mahler, Liszt e Syberberg, mi piacciono meno Berlin, Morricone e Fanny & Alexander.
Nel caso di Syberberg e Fanny & Alexander preferisco l’ opera del primo perché non ho bisogno di leggere testi critici per capire quello che vedo. O meglio, quello che fa il bravissimo Marco Cavalcoli lo capisco benissimo ma non mi racconta niente oltre a quanto siano bravi e intelligenti e inutili i Fanny & Alexander.
Discorso Grigio non mantiene quello che promette nel programma di sala: non riesce a strutturare un pensiero critico rispetto al discorso politico: non mi offre nessuna arma contro il processo di manipolazione del potere.
Qualsiasi discorso decontestualizzato è un discorso vuoto e retorico. Non c’è discorso politico (anche uno di Lincoln o Kennedy o Obama) decontestualizzato che non sia vuoto e retorico: funziona in un contesto preciso e per un pubblico preciso. Mostrare che un discorso politico è vuoto può addirittura alimentare la credenza che ci siano discorsi capaci di dire di per sé delle cose vere e autentiche, al di là delle loro particolari strategie retoriche. Fanny & Alexander si limita a dire che l’Imperatore è nudo ma ormai dire questo non abbatte l’imperatore. Anzi, l’imperatore, che sa benissimo di essere nudo, usa la sua nudità. La usa per creare empatia e tranquillizzare.