ECCO I CANDIDATI AL PREMIO UBU 2018 e le recensioni di PAC agli spettacoli segnalati
Annunciate oggi a “Piazza Verdi” su Rai Radio3 le nomination degli Oscar del teatro italiano.
La premiazione si terrà a Milano lunedì 7 gennaio 2019 al Piccolo Teatro Studio Melato in diretta radiofonica su Rai Radio3, per “Radio3 Suite”.
Irriducibile e sempre in mutamento il Premio Ubu giunge alla soglia della quarantunesima edizione, preparandosi a ricreare come ogni anno una densissima festa che unisce artisti, critici e spettatori di diverse vedute in un unico respiro. Come l’anno scorso la cerimonia di consegna dei premi si terrà al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano (in via Rivoli 6) in diretta radiofonica su Rai Radio3 (#premiubu2018). Promosso dall’Associazione Ubu per Franco Quadri – volta a valorizzare l’opera del grande critico e editore milanese e a rilanciarla nell’oggi – il riconoscimento più ambito del teatro italiano sarà infatti protagonista di “Radio3 Suite”, a cura di Graziano Graziani che trasmetterà in diretta radiofonica l’intera premiazione lunedì 7 gennaio alle 20.30 precise (ingresso libero fino a esaurimento posti). Il Premio Ubu 2018 è realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo e con il lavoro del Comitato di gestione e della Redazione dei Premi Ubu 2018.
15 le categorie, dallo Spettacolo dell’anno ai Premi Speciali, con l’inserimento dall’anno scorso di un Premio alla carriera e di un premio al Migliore spettacolo di danza per il quale sono stati invitati a votare critici del settore. Particolare attenzione ai giovani con le categorie del Miglior attore o performer e Miglior attrice o performer under 35, ai percorsi dietro le quinte con il premio al Migliore curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice, e alla drammaturgia, con una doppia categoria per premiare i testi o le scritture drammaturgiche sia italiane che straniere. Allo scopo di tenere vivo lo spirito del premio, ideato e realizzato da Franco Quadri, l’Associazione ha lavorato anche quest’anno documentando la stagione di riferimento in un nutrito database che raccoglie quasi 700 spettacoli prodotti in Italia tra il 1° settembre 2017 e il 31 agosto 2018.
PREMI UBU 2018
Risultati della prima votazione – I candidati al ballottaggio (in rigoroso ordine alfabetico)
Spettacolo dell’anno
Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace (regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani); produzione Teatro dell’Elfo, Emilia Romagna Teatro Fondazione LA NOSTRA RECENSIONE
La cupa. Fabbula di un omo che divinne un albero di Mimmo Borrelli (regia di Mimmo Borrelli): produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale LA NOSTRA RECENSIONE
Freud o l’interpretazione dei sogni di Stefano Massini (regia di Federico Tiezzi); produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa LA NOSTRA RECENSIONE
Overload di Daniele Villa, Sara Bonaventura, Claudio Cirri (regia di Sotterraneo); produzione Sotterraneo;
coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea LA NOSTRA RECENSIONE
Migliore spettacolo di danza
Avalanche ideazione e coreografia di Marco D’Agostin; produzione Associazione Culturale VAN; coproduzione Rencontres Chorégraphiques de Sein-Saint-Denis, VAN, Marche Teatro, CCNN de Nantes LA NOSTRA RECENSIONE
Bermudas ideazione e coreografia di Michele Di Stefano; produzione mk 2018 in collaborazione con AMAT, Residance/Dance Haus Milano, Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin, Una diversa geografia/Villa Pravernara Valenza
Euforia ideazione e regia di Silvia Rampelli; produzione Habillé d’eau; coproduzione Armunia/ Festival Inequilibrio – Castiglioncello, Fabbrica Europa 2017
Migliore curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice
Francesca Corona (Short Theatre)
Daniele Del Pozzo (Gender Bender)
Maura Teofili (Carrozzerie n.o.t)
Migliore regia
Mimmo Borrelli per La cupa LA NOSTRA RECENSIONE
Enrico Casagrande e Daniela Nicolò per Panorama LA NOSTRA RECENSIONE
Claudia Castellucci e Chiara Guidi per Il regno profondo. Perche sei qui? LA NOSTRA RECENSIONE
Roberto Latini per Sei. E dunque perché si fa meraviglia di noi? e Il teatro comico LA NOSTRA RECENSIONE
Armando Punzo per Beatitudo LA NOSTRA RECENSIONE
Federico Tiezzi per Freud o l’interpretazione dei sogni LA NOSTRA RECENSIONE
Miglior allestimento scenico
Alessandro Marzetti, Armando Punzo, Silvia Bertoni, Emanuela Dall’Aglio (Beatitudo)
Marco Rossi e Gianluca Sbicca (scene e costumi di Freud o l’interpretazione dei sogni)
Paola Villani (Curon/Graun)
Miglior progetto sonoro o musiche originali
Vittoria Burattini, Vincenzo Scorza e Mauro Sommavilla (Ateliersi, In your Face)
Collettivo Angelo Mai (Settimo Cielo)
Andrea Salvadori (Beatitudo)
Lorenzo Scuda (Calcinculo)
Migliore attore o performer
Gianfranco Berardi (Amleto Take Away)
Tindaro Granata (La bisbetica domata)
Lino Guanciale (La classe operaia va in paradiso)
Lino Musella (Ritratto di una nazione)
Marco Sgrosso (Il teatro comico)
Migliore attrice o performer
Elena Bucci (Il teatro comico)
Alessandra Cristiani (Clorofilla e Euforia)
Monica Demuru (Belve)
Ermanna Montanari (Va pensiero e Fedeli d’amore)
Paola Tintinelli (Folliar)
Miglior attore o performer Under 35
Riccardo Buffonin
Marco D’Agostin
Piergiuseppe Di Tanno
Miglior attrice o performer Under 35
Chiara Bersani
Alice Raffaelli
Matilde Vigna
Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica
Calcinculo di Enrico Castellani
La cupa di Mimmo Borrelli
Il regno profondo. Perche sei qui? di Claudia Castellucci
Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica
Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace
Disgraced di Ayad Akhtak
Gioie e dolori nella vita delle giraffe di Tiago Rodriguez
Settimo cielo di Caryl Churchill
Premio Ubu alla carriera
Giovanna Daddi e Dario Marconcini
Giancarlo Ilari
Enzo Moscato
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia
Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov (regia di Lev Dodin; produzione Maly Drama Theatre – Theatre of Europe, Saint-Petersburg, con il sostegno di Ministero della Cultura della Federazione russa, Fondazione dell’arte, della scienza e dello sport, e l’aiuto personale di Alisher Usmanov, sponsor principale del Maly Drama Theatre – Teatro d’Europa KINEF)
Nachlass di Rimini Protokoll (Stefan Kaegi / Dominic Huber; produzione Theatre de Vidy, Losanna; coproduzione Rimini Apparat, Schauspielhaus Zurich, Bonlieu Scene nationale Annecy e la Batie-Festival de Geneve all’interno del programma INTERREG France-Suisse 2014-2020 Maillon, Theatre de Strasbourg-3 scene europeenne, Stadsschouwburg Amsterdam, Staatsschauspiel Dresden, Carolina Performing Arts) LA NOSTRA RECENSIONE
Les Trois Soeurs da Anton Čechov (regia di Simon Stone; produzione Odeon – Theatre de l’Europe, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale) LA NOSTRA RECENSIONE
Premi speciali
Aldes per il costante lavoro di ricerca coreografica unito alla ricerca di nuovi pubblici, e per aver dato vita a un vivaio di talenti nel campo della danza contemporanea che è divenuto riferimento a livello nazionale e ha saputo creare una cifra artistica riconoscibile ma non ancorata alla singola poetica di un unico artista.
Andrea Cosentino per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie, e in particolare per Telemomò, che attraversa i suoi lavori da anni.
La possibilità della gioia. Pippo Delbono di Gianni Manzella (edizioni Clichy, Firenze). Per un libro prezioso frutto di vent’anni di studio, osservazione e dialogo, che restituisce con passione militante la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del teatro contemporaneo; per la rarità di una scrittura avvincente che concede molto al racconto senza mai rinunciare all’analisi.
Progetto LiveWorks di Centrale Fies Un ambiente dinamico e rischioso, in grado di radunare creatività da tutto il mondo e racchiuderle in un alveare controverso.
Teatro dell’Acquario – Centro RAT di Cosenza per avere nel corso degli ultimi quarantadue anni creato, inventato, organizzato il teatro, in tutte le sue forme, in una città complicata come Cosenza.
Antonio Viganò e Accademia Arte della diversità per l’alta qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità.